Quella tenerezza


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Indicare col dito: impariamo a farlo verso i 12 mesi quando ancora non sappiamo parlare. Sembra originarsi dall’impulso primario di toccare qualcosa che ci attrae, poi l’aspetto dell’attenzione diventa preminente e assume anche un senso comunicativo poiché con quel gesto diciamo all’altro di guardare ciò che anche noi stiamo guardando. La prima condivisione interpersonale volontaria di un pensiero, in forma di desiderio.

Tutti siamo stati bambini attratti e incuriositi dalla multiforme complessità del mondo, dove qualcosa ha acceso in noi un interesse, un significato, un desiderio, e abbiamo imparato a condividerlo con altri umani dirigendo lì il dito indice.

A volte osservo adulti compiere quel gesto e ciò mi regala la sensazione che, per un brevissimo attimo, si siano spogliati di tutte le loro sovrastrutture per rivelare il bambino aperto, curioso e ingenuo che tutti abbiamo sepolto in noi. Quella specie di sopravvivenza, quella tenerezza.