Al sicuro


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25 dicembre, neanche mezzogiorno. Cielo grigio, nebbia e umidità. Poca gente per strada. Famiglie. Portano pacchetti, bottiglie con la stagnola d’oro, vassoi di pasta fresca, il necessaire per il pranzo coi parenti. Una specie di silenzio gocciola dai tetti.

Su un lato della piazzetta una luce giallognola, una vetrina, un bar popolato soltanto da uomini di sessanta, settant’anni e più. Qui niente stagioni né feste, solo il fumo delle chiacchiere si leva di tanto in tanto, in volute rarefatte. Tutti i colori del mondo si sommano in un grigio caldo che sa di eterno. Entro e mi sento d’un tratto al sicuro, al riparo dalla vita.

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